SERIE D: UN CANESTRO DA META’ CAMPO STRONCA IL SOGNO DELLA VIRTUS. E’ CANNARA LA SECONDA FINALISTA

SERIE D: UN CANESTRO DA META’ CAMPO STRONCA IL SOGNO DELLA VIRTUS. E’ CANNARA LA SECONDA FINALISTA

VIRTUS TERNI 63 – EDITEC CANNARA 64

VIRTUS TERNI: Metalla 9, Picchiarati, Grilli ne, Agliani 17, Barcaroli 6, Piermarini ne, Rinaldi 14, Cardoni 8, Arra, Bartola ne, Gambelunghe 7, Alija 2. All. Sampalmieri

EDITEC CANNARA: Palermo, Tosti ne, Karpuk 15, Neri 4, Fiorucci 2, Spagnoli 11, Tomassoni ne, Battistelli 8, Zaiets 13, Casciola 6, Quondam 5, Bordichini ne. All. Giorgolo

Parziali: 15-16, 12-15, 21-17, 15-16.

Progressivi: 15-16, 27-31, 48-48, 63-64.

Usciti per 5 falli: nessuno

La Virtus parte con un quintetto atipico, scegliendo Arra da affrancare a Karpuk, dopo la buona prestazione di gara 2. I primi minuti sono a tinte biancoverdi, con Metalla a segnare subito in penetrazione, bissando dalla lunga per un 5-0 che fa esplodere il palazzetto. Cannara però non si scompone, anzi, con calma non solo ricuce il divario, ma mette la testa avanti, grazie ai tiri da fuori, sempre ben presi dopo scarichi da interni, visti i continui raddoppi Virtus proprio su Karpuk, diverso fisicamente da tutti. Ad un paio di minuti dalla fine del primo quarto è Cannara a scappare sul 5-16, ma gli innesti dalla panchina di Agliani e Barcaroli donano nuova linfa ai ternani, con il primo a martellare dalla lunga, mentre il secondo è bravissimo a dare profondità alle azioni di attacco, gestendo la palla senza paura in post basso, dove trova canestri e buoni scarichi per le penetrazioni dei compagni. Proprio un canestro di Barcaroli sulla sirena fa esplodere il palazzetto per il -1 di fine primo parziale.

Il secondo quarto vede ancora la stessa tattica di gara degli ospiti, con gli esterni perugini schiacciati sulla linea di penetrazione, ingolfando l’area ed accettando tiri da tre, che però stentano ad entrare. La ferita però rimane aperta visto che la Virtus trova il canestro di Cardoni in post per il +3. La partita diventa bellissima, con i “nostri” a cavalcare proprio Cardoni, che segna 6 punti in un amen, di contro Cannara si affida alla buona circolazione di palla che le permette di giocare un buon basket che si traduce sempre in tiri aperti e poco contestati. Il finale di tempo vede la miglior vena proprio degli ospiti, molto regolari nella fase realizzativa, di contro la Virtus diventa sprecona, sia dalla lunetta, sia con un paio di tiri da sotto facili, oltre che nell’incapacità di tramutare buone difese in transizioni. Alla sirena di metà gara il tabellone recita 27-31 per Cannara.

Si riparte ancora una volta sotto il segno dei nostri interni, con Cardoni a servire un assist per il piazzato di Agliani, oltre che a bissare con un “long two” che riporta la gara in equilibrio. E’ Agliani a trovare il primo vantaggio con un canestro dall’angolo, bissato proprio un su un gioco simile, con una tripla dal nostro lungo (36-32). Metalla segna in transizione e la Virtus si ritrova sul +6. E’ probabilmente questo il momento più importante della gara, la prima spallata del quintetto di casa, che col senno di poi, forse costerà proprio la gara. Gli uomini di Giorgolo infatti non si scompongono, e in uscita dal time out segnano una tripla ed un canestro e fallo in un amen che pareggiano il risultato. La gara è avvincente, con Karpuk a trovare il +2, annullato da Rinaldi che con una tripla centrale permette il nuovo sorpasso, subito bissato da Agliani, che porta i ragazzi di Sampalmieri ancora una volta sul +4. Cannara non molla ed impatta. Il parziale si chiude sul 48 pari.

Nell’ultimo quarto la partita diventa nervosa e per lunghi tratti si rimane senza canestri. Rompe l’equilibrio Cannara con 5 punti in un amen che indirizzano la contesa a 7 minuti dalla fine. È ancora una volta Barcaroli a togliere le ragnatele dal canestro, ridando fiducia al gruppo Union, ma Cannara non si ferma e replica dalla lunga per il +6. Gambelunghe riaccende le speranze con una tripla che da ossigeno, insieme ad uno sfondamento di Barcaroli che permette alla Virtus di riprendere il ritmo della contesa. Rinaldi impatta in entrata e Gambelunghe sorpassa dalla lunetta. Il palazzetto è una bolgia e Rinaldi morde con una tripla che porta il vantaggio a 5 lunghezze, con poco più di 3 minuti da giocare. Cannara sembra allo sbando, ma la Virtus sembra accontentarsi di tiri da fuori, mentre gli ospiti ricominciano ad attaccare il canestro. Due liberi prima, ed un canestro in transizione riportano la contesa ad un solo punto di differenza con pochissimi secondi dalla sirena. Palla in mano a 40 secondi dalla fine la Virtus perde l’ennesimo pallone e consegna la possibilità di vincere a Cannara che sbaglia ben tre tiri, prima che la Virtus riprenda il possesso.

A due secondi dalla fine Rinaldi va in lunetta per chiudere la gara. Il primo esce ed il secondo entra. Cannara rimette velocemente e lascia partire una preghiera da centrocampo, peraltro contestata da Alija e Agliani, che viene accolta. Titoli di coda, con i perugini a festeggiare per una vittoria in una gara ormai data per persa. Complimenti a loro per la resilienza e lucidità, compreso un tocco di fortuna che non guasta mai.

Per noi l’amaro in bocca di chiudere una stagione bellissima nel modo peggiore e doloroso che si potesse pensare.