C’è qualcosa di magico nel basket in carrozzina. Qualcosa di potente ed inclusivo, che si sente solo dopo averlo provato almeno una volta. Per questo vogliamo sottolineare che oggi al centro estivo A.Fa.d abbiamo avuto il grande piacere di ospitare la Npic Rieti (Nuova Pallacanestro in Carrozzina) che ha dimostrato ai bambini presenti i primi rudimenti di questo sport. Insieme a Roberto Scagnoli, non solo allenatore della società, ma promotore dello sport e dell’intero movimento in generale, c’era anche Simone Bagnoli, cestista professionista che questa stagione ha giocato a Rieti, ma che ha costruito una grande carriera sui parquet di tutta Italia.
In pochi sanno che il basket in carrozzina permette l’attività cestistica non solo ai diversamente abili ma anche a normodotati, che possono giocare anche in campionato, sempre rispettando delle rigide regole. Questa è forse la cosa più forte ed importante che questo sport riesce a riportare sul campo, cioè il senso di inclusione, di unità fra tutti i tipi di atleti. Se lo sport insegna a rialzarsi dopo ogni sconfitta o problema, l’immagine che il basket in carrozzina regala è ossigeno per i nostri cuori e le nostre menti.
Siamo stati veramente felici di avere la Npic stamattina.
“E’ stata una giornata importante ed interessante – ha detto Roberto Scagnoli, come detto allenatore della Npic – anche se ovviamente in due ore di lavoro non si può far altro che presentare l’attività. E’ stato comunque un bell’inizio e speriamo di poter tornare a collaborare con la Union per poter giocare anche nel territorio ternano”.
Di certo questo è un punto di partenza, sperando che le strutture e la crescita della nostra società ci permetta di coltivare anche questo progetto.